Queste opere presentano notevoli difficoltà tecniche di realizzazione, soprattutto per riuscire a far coesistere  nello stesso quadro, elementi eseguiti su piani dimensionali diversi. Tutti i quadri sono dipinti con colori acrilici su un supporto di multistrato rinforzato con un telaio di cantinelle. Le parti in scultura sono realizzate in vetroresina, oppure con un particolare impasto di resine viniliche e cellulosa, fissate alla tavola con viti e resine collanti. Entrambe i materiali sono molto resistenti e vengono  lavorati allo stato fluido, facendoli solidificare per catalizzazione o essiccazione, dentro stampi di gomma siliconica o di lattice. Il modello da stampare, può essere realizzato in due modi: modellato ex novo in creta o plastilina, oppure realizzando con dell’alginato, un calco dal vero, usando lo stesso  procedimento che usano i dentisti per fare i calchi ai denti.  La fase più difficile di tutto il lavoro, è riuscire a rendere il passaggio fra la parte in scultura e quella solo dipinta, il più naturale possibile. E’ quindi  evidente che fra l’idea iniziale del soggetto del quadro e il momento vero e proprio in cui si inizia a dipingerlo, c’è nel mezzo tutta una fase artistico-tecnica molto lunga che può durare oltre 20 giorni. A complicare ulteriormente la situazione, bisogna risolvere il problema degli ancoraggi degli oggetti reali come la corda, la spada, il pallone etc.  che devono essere fissati con solidità, ma apparire al contempo reali e credibili, perché non devono mostrare  la presenza di perni e staffe di sostegno. Anche la fase finale della pittura fatta con colori acrilici, presenta le sue belle difficoltà, infatti, bisogna prevedere che il colore risponde alla luce in modo diverso,  facendolo sembrare differente anche di più toni, a secondo se sta sulla superficie bidimensionale e sopra quella tridimensionale. Nonostante tutti gli sforzi, il lavoro finale, avrà sempre un punto di vista ideale obbligato da cui osservare l'opera nel modo migliore.
Un po' di Tecnica....
Dall'idea di partenza, si realizza un bozzetto in scala ridotta e poi un
disegno a grandezza naturale.
Si inizia a modellare in creta o plastilina, le parti
che sono state scelte da fare a rilievo.
Oltre a rifinire con cura i dettagli anatomici, bisogna curare bene il giusto assetto generale del modellato rispetto agli oggetti reali con cui interagiscono che nella foto  è una lancia di bambù. La difficoltà maggiore  in questa fase è che bisogna lavorare senza avere ancora il dipinto come riferimento.
Finito di modellare, si passa alla fase di formatura e
il primo passo da compiere è la lamellatura, che serve per la suddivisione in tasselli della forma.
In questo caso la tipologia scelta  per la forma è in lattice che viene pennellato in più strati.
Gli strati dovranno esser almeno quattro e bisogna aspettare che uno strato asciughi prima di passare al successivo.
Dopo gli strati a pennello di solo lattice, si passa una mano di garza e lattice per aumentare la consistenza e fare spessore.
Come rinforzo ultimo, si utilizza la fibra di vetro, sempre legata co il lattice.
Finita la "pelle" di lattice, si inizia a fare i tasselli in gesso della controforma di contenimento con i dovuti richiami "mashio femmina".
La foto mostra lo stampo finito
Prima di aprire lo stampo, è utile fargli dei piedini per
renderlo più comodo e stabile in seguito durante la lavorazione.
In queste foto vediamo lo stampo aperto, svuotato dalla creta, ben lavato e ricomposto, pronto per lavorarci dentro la vetroresina o qualsiasi altro materiale con cui si intende realizzare l'oggetto finito. A volte, si ha la necessità di avere un modello in gesso, o per poterlo rifinire meglio o per modificarne alcune parti.
A questa mano in gesso, viene aggiunto altro gesso per modellare il braccio.
Strumenti per la lavorazione del gesso.
Modello finito in gesso .
Inizio lavorazione stampo in silicone o lattice. Nella foto si vede il modello di gesso oliato e sistemato su un letto di plastilina per realizzare la tassellatura.
Letto per la tassellatura.
Apertura stampo in lattice
Letto per la tassellatura
Apertura stampo in silicone
Letti di plastilina per la prima tassellatura.
Strato finito di silicone, con i bottoni di richiamo per la controforma.
Fase di preparazione del secondo tassello di silicone
Colaggio di impasto di resine viniliche, dentro stampi di lattice.
Getti in resina poliestere dentro stampi in silicone.
Fase di incollaggio e rifinitura di oggetti in vetroresina poliestere dopo essere usciti dagli stampi. 
Siamo in dirittura di arrivo; gli oggetti finiti, sono fissati con perni metallici e resine collanti alla tavola di multistrato del quadro. Questa è l'ultima fase prima di passare alla pittura dell'opera.
Inizio della fase di pittura  che è realizzata con colori acrilici. 
Prove di posizionamento dei modello con gli elementi
veri. In questa fase può accadere di dover intervenire con delle  integrazioni o modifiche sul modellato, perché non sempre si riesce di prevedere tutti i dettagli in fase iniziale di progettazione.